Fondata il 25 giugno 1911, la Società Elettrica Cooperativa dell’Alto Bût rappresenta la prima azienda friulana per la produzione e distribuzione di energia idroelettrica sorta in forma di cooperativa.
La storia della SECAB è la storia di una comunità che agli albori dell’industria idroelettrica si raccoglie attorno alla figura carismatica di Antonio Barbacetto e si organizza per portare luce e progresso nei paesi dell’Alto Bût. È la storia di un’iniziativa che fin dalla nascita ha perseguito il bene comune e lo sviluppo sociale ed economico del territorio, salvaguardando le risorse naturali dallo sfruttamento capitalistico in un’azione che saprà tutelare gli interessi della popolazione e delle imprese locali.
Lo spirito cooperativo
Nel 1913 viene inaugurato l’impianto del Fontanone, destinato alla produzione di energia elettrica per il consumo privato durante le ore notturne e la nascente industria della zona. Da subito l’azione della cooperativa sul territorio non si limita alla fornitura di servizi, ma si caratterizza per la sua forte valenza sociale e si realizza attraverso forniture gratuite di energia elettrica e sovvenzioni economiche per enti e associazioni benefiche, e corsi gratuiti di formazione professionale per giovani elettricisti.
Nel 1925 i soci sono 260 e tra questi figurano i comuni di Treppo Carnico, Sutrio, Ravascletto, Paluzza, Ligosullo e Cercivento. Le linee a bassa tensione si sviluppano per 22 chilometri e 35 sono i chilometri di linee ad alta tensione; all’impianto del Fontanone seguono quelli di Cima Moscardo, del 1926, e la centrale di Enfretors (1932).
La crescita sul territorio
Nel 1955 si contano 783 soci e 3590 utenze, mentre il 2 settembre 1956 viene inaugurata la nuova sede sociale a Paluzza.
La rete elettrica Secab si estende da Ravascletto a Paularo, dal passo di Monte Croce Carnico a Sutrio: vengono realizzati la linea a media tensione per l’impianto RAI del monte Tenchia (1959), l’elettrodotto Ligosullo-Castel Valdaier (1971), le linee elettriche dello Zoncolan (1973) e di Malga Pramosio e, nel 1978, l’automazione degli impianti di Enfretors e del Fontanone.
La SECAB rivendica con forza e determinazione la propria autonomia e indipendenza e sopravvive alla privatizzazione delle industrie elettriche. La nascita dell’ENEL (1962) tuttavia condiziona fortemente lo sviluppo e la crescita della Cooperativa e solo nel 1982 vengono innalzati i limiti di legge che vincolano l’operatività e la produzione delle piccole imprese idroelettriche.
Verso l’autosufficienza energetica
Nel 1986 sorge la centrale di Museis, nel 1991 l’impianto di Mieli.
La liberalizzazione del mercato elettrico in Italia (1999) affranca definitivamente la SECAB e le politiche europee di incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ne rilanciano l’iniziativa riconoscendone il valore e l’importanza strategica ai fini dello sviluppo sostenibile.
Nel 2004 entra in funzione la centrale di Noiariis, che oltre alla produzione elettrica porta ulteriore vantaggio economico grazie alla vendita dei certificati verdi che vengono riconosciuti all’impianto. Nel 2006 viene inaugurata la cabina primaria di trasformazione in alta tensione per il collegamento alla rete ad alta tensione dell’ENEL e nel 2009 comincia la sperimentazione dell’impianto pilota di cogenerazione e teleriscaldamento di Paluzza.
Il 25 giugno 2011 la SECAB celebra i cento anni di storia.
Forte di 2630 Soci e con una produzione annua che supera i 49 milioni di kWh, ancora oggi la Cooperativa sostiene lo sviluppo sociale, economico e produttivo dell’Alto But e della Carnia, nella tutela del patrimonio ambientale e culturale di queste terre.
Pubblicazioni anniversari
Una preziosa fonte per conoscere la storia della Cooperativa viene dalle pubblicazioni che la SECAB ha curato in occasione degli anniversari del 25°, del 50° e del 75° anno di fondazione.
Sono documenti autentici che raccontano, attraverso le testimonianze di amministratori, dipendenti e Soci, l’epopea vissuta dalla Società dalla fondazione fino al 1986.
+ Informazioni
Foto storiche
L’archivio storico SECAB custodisce centinaia di fotografie che raccontano, anno dopo anno, la storia della Cooperativa.
Tra i documenti più antichi ci sono le stampe che immortalano il primo Consiglio di amministrazione (1911-1913) e la gente in posa davanti alla centrale del Fontanone il 16 gennaio 1913, giorno dell’inaugurazione dell’impianto. Sono due foto-simbolo entrate a far parte dell’immaginario comune dei Soci della Cooperativa, che racchiudono lo spirito e gli ideali della SECAB, nella fierezza e nella determinazione dei membri del Consiglio e nel sentimento di partecipazione e di appartenenza della folla di uomini, donne e bambini in un giorno di festa.
L’archivio raccoglie materiali diversi, opere dei fotografi professionisti della Vallata e scatti amatoriali di Amministratori, Soci e dipendenti, che testimoniano la nascita e la crescita della Cooperativa: i lavori di realizzazione degli impianti, l’espansione della rete sociale, i festeggiamenti per gli anniversari della fondazione, l’inaugurazione di impianti e della Sede sociale, le maestranze al lavoro, gli amministratori e i Soci impegnati nelle Assemblee e in momenti conviviali.
Le immagini sono state digitalizzate per garantirne la conservazione e il recupero (nel caso di originali danneggiati).
In questa sezione del sito viene presentata una selezione delle fotografie più rappresentative dal 1911 al 1986, dalla fondazione al 75° anniversario.
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